mercoledì 9 luglio 2008


mercoledì 4 giugno 2008

“Pinpami” l’ape!!!

“ I port’o tre raute..” Cantava Tony Tammaro, artista napoletano, nella metà degli anni ’90 raccontando di un fruttivendolo che ogni mattina svegliandosi prima che si veda il solo in cielo, si recava al mercato insieme al suo “tre raute” per fare il carico di cocomeri che poi avrebbe venduto, ma puntualmente nel ritorno veniva speronato dagli automobilisti che alla fine gli rubavano anche i cocomeri. Ciò indicava, e indica ancora oggi, come a Napoli la famosissima Ape car venisse usata solo da fruttivendoli, giardinieri o comunque solo da chi avesse bisogno di un mezzo per trasportare merce leggera ma ingombrante, come appunto “i cocomeri”, e che questo mezzo così popolare nella conoscenza, meno nell’uso quotidiano non avesse alcuna aspirazione a diventare uno “status symbol”. Ma percorriamo appena cinquecento chilometri rimanendo più o meno nello stesso Paese (ricordiamo che San Marino è la più antica repubblica del mondo) e percorrendo i bellissimi otto chilometri di curve e rotonde che ci portano da Dogana a Borgo Maggiore, anticipato da un assordante rumore metallico filtrato da chissà quale “bicchiere” , leggiamo un cartello con un simbolo di attenzione che recita: “ se riesci a leggere sei almeno a 100 km/h” tutto ciò applicato al cassone di uno strano mezzo rosso a tre ruote con bull-bar e ruote chiodate. Dopo una prima risata a aver pensato: “dai..carino” arrivato più o meno a metà della strada che mi porterà sulla cima dei titani, in corrispondenza credo di una scuola vedo ben otto o nove di questi strani mezzi in cui ero incappato prima ma tutti customizzati in modo diverso. Il primo è tutto nero lucido con appendici rosa Shokking da sembrare la copertina di un disco di Madonna, il secondo è tutto rosso ma con un alettone su cui si legge Marlboro delle vistose minigonne e delle grafiche “Alice” sulle fiancate, che fa pensare di essere a Montecarlo, ultima ma non meno importante che colpisce la mia attenzione è quella blu con qualsiasi tipo di appendice aerodinamica che propone una grafica dorata:” Subaru world rally champion”. A questo punto qualche domanda viene spontanea, ma il tempo di fare ancora qualche chilometro e le risposte si presentano da sole quando arrivato in via Giacobini,al centro si San Marino, vedo una gelateria piena di ragazzini di quindici o sedici anni e parcheggiate proprio li di fronte una miriade di Ape car truccate e colorate in ogni modo. “Ho capito!! È semplice!” Finalmente ho le idee chiare: la moda degli adolescenti sammarinesi è “pimparsi” l’ Ape. Una strana forma d’arte e soprattutto una strana passione si sta profilando sotto i miei occhi per me che ho sempre visto questo mezzo di trasporto adatto solo alla campagna e comunque per il lavoro e non per il divertimento e che a quattordici anni ( ma anche ora) non avrei mai sognato di comprare ne tanto meno di elaborare. Sarà per la strana conformazione geografica di questa antichissima Repubblica, per la particolare situazione climatica o per il “semplice” fatto di essere “Un non luogo” (come ha detto qualcuno) di San Marino che si è creata e sviluppata negli anni questa passione dei sammarinesi per questo singolare mezzo di trasporto. Dico “passione” perché al contrario di come avevo creduto fino a poco fa dicendo che si trattava di una semplice moda giovanile, dopo varie ricerche ho scoperto che qui a San Marino viene organizzato ogni anno dalla “Scuderia San Marino” ( organizzatrice dei rally della zona) una sorta di raduno chiamato “Ape show” dove oltre ad incontrarsi i vari partecipanti con le loro elaborazioni si cimentano anche in competizioni suddivise per categorie: 102c.c. 120c.c. 140c.c. e prototipi. E guarda caso quest’ultima è proprio la più acclamata dai più di 600 spettatori ( ricordiamo che in tutta la Repubblica si contano meno di 20000 abitanti) dove è possibile vedere un’ Ape con motore ( ma anche telaio, serbatoio e marmitte) Ducati 1200c.c.. Conoscendo oramai abbastanza bene questo luogo idilliaco che è la Repubblica di San Marino con le sue usanze e le sue passioni, non pensavo di stupirmi ancora fin quando un giorno percorrendo la strada chiamata “delle scuole medie” vengo letteralmente ipnotizzato da una visione: ruote larghissime, roll-bar, bull-bar, sospensioni professionali grandi più o meno come quelle di un camion da rimorchio, cabina totalmente riprogettata e al posto del solito cassone un enorme bombola di noss. Una livrea blu contornata da sponsor, questo mezzo che dell’Ape originale conserva forse solo il nome trasportata su di un furgone si dirigeva verso il confine di Fiorentino, per intenderci la zona interna che confina con il monte Titano da dove poi si estende la famosa Valle del Marecchia. E proprio così scopro che in realtà questa passione é colata dalla cima del Titano fino ai paesi più o meno vicini come il magma che scende dalle pendici di un vulcano e ricopre la tutta la superficie su cui si stende, arrivando fino a Pesaro passando però non dal mare ma nelle zone interne, da San Leo alla montagna del Carpegna, dove probabilmente quel “ Drag ape” che avevo incrociato andava a partecipare a qualche gara di accelerazione, fino a tutta la valle del Marecchia.
Indagando ancora scopro infatti che questa perversione motoristica ha colpito anche nomi famosi come Valentino Rossi e Alex De Angelis che prima di salire sulle loro Honda e Yamaha hanno percorso in lungo e in largo questa bellissima zona che si estende per chilometri all’interno dei loro tre ruote “pimpati”.
La verità è che solo in un luogo, o non luogo, come San Marino che è al di fuori del mondo, non solo per geografia ma per mentalità espressione e tradizione, un po’ più in alto rispetto agli altri così da possedere una leggerezza che acquisti solo tra le nuvole, che si possono verificare fenomeni del genere che contribuiscono, incorniciati da spazi singolari e paesaggi inaspettati, a creare quel clima così semplice e rilassato seppur così attivo e vitale in cui puoi essere salutato da un omino della Michelin che ti fa l’ occhiolino seduto sulla cabina di un’ Ape, un clima che ha le più antiche radici del mondo.

Dario Capobianco

martedì 3 giugno 2008

Prove immagine festa





giovedì 29 maggio 2008